Se si arriva a notte fonda il mare, a cui è intitolata, è solo musica oltre la pineta. Ritmica, profonda, potente, suonata dal vento che sferza da occidente.
Inutile fiondarsi alla reception a registrarsi, ansiosi di raggiungere le camere: luci soffuse, divani, cuscini, tappeti e il jazz morbido di sottofondo nella hall sottraggono ogni inutile energia residua e sono un invito all’ozio, all’abbandono, al dolce far niente in attesa che il sonno si faccia finalmente spazio.
La Locanda del Mare, un parallelepipedo vetrato con ristorante, bar, salotto, sala lettura e reception e due basse schiere di camere tra i pini marittimi appena rischiarate – a quest’ora – da romantici lumicini, di giorno, nel sole, esplode in tutta la sua mediterraneità essenziale e senza confini.
Tetti piani, in contrapposizione con gli incongrui spioventi dell’architettura indigena, camere immacolate e luminose, persiane blu da isole greche, comode e colorate poltrone fuori da ogni stanza, soffice breccia sotto i piedi e semplici frangisole in cannette per strategiche ombre all’ora della canicola.
Un intervento a basso impatto ambientale, incastonato tra le lunghe spiagge dorate del Tirreno, l’antica Paestum con le imponenti mura e tre tra i più bei templi dorici della Magna Grecia e la Piana del Sele, che non vuole essere né pretenzioso albergo né anonimo b&b ma un romantico e ameno rifugio per viaggiatori. Sia per quelli in arrivo da lontano in cerca di storia e bellezza, che per quelli della notte, stanziali ma inquieti, in cerca di musica, buona cucina e poesia, quella poesia cui, qui, è stato dichiarato amore eterno. Versi immortalati ovunque, diciannove camere intitolate a poeti, una biblioteca esclusivamente dedicata e reading invernali per superare il freddo e il senso di isolamento.
Qui si dimentica facilmente la lunga e fitta teoria di villette e seconde case – tipica dei litorali italici – qui particolarmente invasiva, la paccottiglia di souvenir dell’area archeologica, le tante – troppe – rivendite di mozzarella di bufala e ci si rilassa pigramente tra chiacchiere meridiane, interminabili e golose colazioni, lunghe passeggiate sulla sabbia e, naturalmente, silenziose e assorte letture sprofondati in poltrona appena fuori dalle stanze.
Se ci venite presto, ora, prima del caos estivo, col sole ancora clemente, la brezza fresca dal mare e viandanti pigri che lasciano sentieri di orme sulla sabbia, non sarà difficile sentirsi ispirati come Virgilio, Ovidio e Properzio, che ne cantavano la bellezza e il profumo delle sue famose rose e capire il perché di tanto amore per la poesia.
La Locanda del Mare
Via Linora
Paestum (SA)
Tel. 0828 811162
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